venerdì, ottobre 10

nous n'avons jamais été ...

Strani ricordi in quella nervosa notte a Las Vegas.
Sono passati cinque anni? Sei? Sembra una vita... quel genere di apice che non tornerà mai più.
San Francisco e la metà degli anni '60 erano un posto speciale e un momento speciale di cui fare parte. Ma nessuna spiegazione, nessuna miscela di parole, musiche, ricordi, poteva toccare la consapevolezza di essere stato là... vivo, in quell'angolo di tempo e di mondo. Qualunque cosa significasse.
C'era follia in ogni direzione, a ogni ora. Potevi sprizzare scintille dovunque. C'era una fantastica, universale sensazione che qualunque cosa facessimo fosse
giusta. Che stessimo vincendo! E quello, credo, era il nostro appiglio... quel senso di inevitabile vittoria sulle forze del vecchio e del male.
Non in senso violento o cattivo: non ne avevamo bisogno!
La nostra energia avrebbe semplicemente prevalso!
Avevamo tutto lo slancio... cavalcavamo la cresta di un'altissima e meravigliosa onda... e ora, meno di cinque anni dopo, potevi andare su una ripida collina di Las Vegas e guardare a ovest...
E con il tipo giusto di occhi, potevi quasi vedere il segno dell'acqua alta...
Quel punto dove l'onda alla fine si è infranta... ed è tornata indietro!

_ Paura e Delirio a Las Vegas _



























foto _ scattata una sera di inizio estate, per mezzo al rione Acquaviva.

è oggettivamente orribile, fuori fuoco, tagliata male, c'è pure il tettuccio della macchina pè sotto... ma sto seriamente pensando di farla stampare, e di appendermela sul letto tipo santino della madonna.
non so perchè, ma ci vedo un certo tipo di poesia! i soggetti scarsamente fotogenici che devastano questa foto sono MoiMeme, LaTunz, Lattore e IlMioAmicoMod.

ascoltando _ James Delleck , Le Reverbere

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