giovedì, luglio 24

cum laude

... e camminare per strada a testa alta, la sera. fiera del semplice fatto di essere te stessa!
orgogliosa del banale assunto di essere arrivata fin qui!
daccordo, le domande ci sono sempre: quelle non se ne sono mai andate.
ma il bello è che, ad un tratto, le risposte hanno magicamente cominciato ad arrivare.

sabato ho un treno per roma. domenica alle 7 un aereo per parigi. la stessa domenica, alle 11, una citroene ax rossa con autista in barba bionda e occhi azzurri per l'abbazia di mont saint michel.
fra una settimana ho un appuntamento con un circo sulla costa, in bretagna. fra 2 settimane un appartamento a parigi.
il "nostro" appartamento.
anche se, per il momento, è solo per un mesetto scarso scarso e scuro scuro, che sembra un sogno e sembra uno sbaglio. una cosa di cui si parla piano piano, sottovoce, con la faccia girata negli angoli. perchè è troppo bello ed è stato troppo aspettato e troppo voluto, e di conseguenza è troppo fragile. e di conseguenza tutto potrebbe romperlo.
anche la troppa impazienza.
anche la troppa gioia.
è un appartamentino lungo lungo e stretto stretto, con una cucina lunga lunga e stretta stretta, un bagno lungo lungo e stretto stretto, e delle finestre graandi graandi, da cui riesci a rubare una puntina del campanile del sacre coeur.
e foto altrui sulle pareti. magari è solo una garçonneire... ma per un mesetto sarà casa nostra. siamo alle prove generali. è arrivato l'ora delle prove in costume. ed in scena.

parigi...
oggi sono in casa dei miei, ieri sera ero a napoli. stasera sarà sbronza in qualche cantonata, ma va bene così! vai forte!
nell'aria umida delle 9e mezza di sera, camminavo a testa alta. ci sono arrivata, è 22 luglio!
sono sopravvissuta anche a questo anno, a questa sessione d'esame.
anche quest'anno sono sopravvissuta a napoli, alla mia famiglia, ai miei rimorsi ed a me stessa. è passato un anno! luglio... di nuovo luglio, ancora luglio, ma soprattutto: già luglio?!
quando ho posato il tubo con le stampe dei progetti, a casa, mi sono sentita così felice da aver voglia di vomitare!
non so se vi è mai capitato, ma passato il conato è bellissimo!

fine luglio: aperta la stagione dei falò e delle tammorre, la gente striscia sulla pancia verso sud, ed io me ne vado a nord.
quest'anno niente tammorre per me!
vado a cercare musica popolare in bretagna. vado a cercare un capo a cui riannodare la mia vita.
vado a cercarlo sù sù, a nord: a parigi.
Longitudine 2°19' est, Latitudine 48°52' nord.

sto arrivando.
andasse male, potrei sempre rimpinzarmi di sidro fino a scoppiare!

ascoltando:
vinicio capossela _ che cossè l'amor
david bowie _ heroes

in foto:
(alto)
facoltà di architettura di napoli, sede centrale, palazzo gravina _
murales sul terzo piano autogestito
(basso)
alla scoperta del sottoscala rumoroso della vita_
ce l'hanno spacciato come un'opera d'arte

giovedì, luglio 17

fire walk with me




fuoco, cammina con me....
me lo dico come un augurio.
spero, almeno, di fare una bella fine macabra!
fa male.
nonostante tutto fa male.
è un piccolo dolore sordo, una puntura di spillo: ma di uno spillo molto molto profondo.che mira da qualche parte dentro, e la colpisce, la buca, la sgonfia.
fa male come una stilettata, ma allo stesso tempo fa anche bene...

e non lo so come fa bene, non ve li so fare gli esempi. perchè semplicemente non ho le parole. le cerco da giorni, nelle pieghe dei capelli ondulati di mia sorella. da quando mi ci sono aggrappata, in uno slancio, quando è successo: le lacrime, e qualcuno da abbracciare... la confusione, ma fa bene! dio quanto, e quanto profondamente fa bene!

fa bene come aspettare da un anno, che poi diventano, 2 mesi, poi uno, poi 4 settimane, poi 3, poi 2, poi ti stanchi e ci smetti di credere, e poi diventano una sola settimana, cioè 7 giorni, e lì ci ricredi, perchè alla fine la speranza è sempre l'ultima a tirare le cuoia... ma poi sono sei giorni, e poi sono cinque, e lì cambi un po' idea ma non lo dai a vedere, poi 4, 3, sul 3 parli con una persona, e poi piangi e poi ti sfoghi, e poi non ci credi più, poi 2 giorni , e poi l'ultimo giorno ti viene detto che prorogano la scadenza di due settimane, e quindi i giorni ridiventano 15 e poi 14 e poi...
"e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi / e dagli occhi, cadere..." _ fabrizio

fa bene come aspettare un anno andando avanti, lasciando capire al mondo che l'attesa non è sempre il centro dei tuoi pensieri, che ci sono cose da fare ADESSO, persone da incontrare, lavori da fare, esami da rubare. fa bene come ricevere una lettere il 14 luglio, un giorno prima della scadenza ultima posticipata del termine ultimo imperativo...
il 14 julliette: festa nazione della repubblica francese, anniversario della presa della bastiglia e vaffanculo, a me è arrivata una lettera!
fa bene come aprire una busta e confessare al mondo che sì... quello è sempre stato il centro dei tuoi pensieri, che non c'era un cazzo da che fare che potesse anche solo lontanamente essere più importante del sederti sull'uscio di casa, ad aspettare notizie. fa bene come confessare al mondo che tu, quest'anno, sei stata una larva, un ombra di te stessa, un pupazzo di carne e capelli tinti di nero, un pupazzo mantenuto in piedi e animato solo dall'attesa dalla speranza.

quest'anno ho fatto 11 esami.
l'altra sera mi hanno detto: "nemmeno puoi immaginare quello che è capace di fare la gente, per rabbia".
siete una banda di coglioni, perchè siete voi voi voi voi voi... voi! che non riuscite ad immaginare cos'è capace di fare la gente, per l'attesa!





















ma il giorno
che del manicomio ci apersero i cancelli,
che potremmo toccarle con le mani quelle
rose stupende, che potemmo finalmente
inebriarci del loro destino di fiori.

divine, lussureggianti rose.

non avrei potuto scrivere in quel
momento nulla che riguardasse i fiori
perchè io stessa ero diventata un fiore,
io stessa avevo un gambo e una linfa.
// Alda Merini, Diario di una diversa //

sono giorni che cerco le parole. perchè le parole sono razionalità: le parole mettono ordine.
se scrivo qualcosa, vuol dire che l'ho capita abbastanza da riuscire ad esprimerla, a riassumerla, a schematizzarla!

bhè, mi dispiace, ma l'unica cosa a cui sono arrivata, è che fa bene, fa bene come camminare i kilometri per tornare a casa, sotto l'acqua, sbronzi, stonati, che ti hanno pure rubato il telefono e ti sei pure perso le chiavi di casa... e arrivato a casa ti becchi il sole che stà salendo. e, improvvisamente, smetti di sentire freddo.

l'ecole nationelle superieure d'architecture de Paris-Belleville, dopo avermi dato della "mademoiselle" ed essersi fatto scappare addirittura un "madame" ha "l'honneure de faire savoir qu'apres avoir examinè mon dossier, la Commission de validation des etudes, experiences professionelle ou acquis personnels, a donnè un avis favorable a ma demande"...

vado a parigi!
tre parole.

una vita dentro.

in questo momento, in cui siamo tutti qui riuniti per gioire di questi doni, il nostro pensiero va a tutte le persone che c' vonn' bbene, e a quelle che c' vonn' male!
un grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno sempre creduto. a quelli che hanno detto "wa, come hai messo in mezzo sto fatto, già sapevo che ti pigliavano!".
loro sanno. e se non sanno abbastanza è solo colpa mia. dovrò offrire più sabuca e prendere più treni.
per quelli che c' vonn' male, non nascondo la soddisfazione per il fatto che una serie di persone rimarrano qui ancorate, a strozzarsi nella loro monnezza come appunto si meritano per il semplice fatto di essere il tipo di subumanoide che trova o ha trovato piacere, in passato, a grufolare nel torbido e a sguazzare nella propria merda, frugando avidamente in quella altrui, di merda.

tutti gli altri sono anime candide e leggere, anche se ci cadono, nella monnezza e nella merda, le stesse leggi della fisica gli consentiranno di non affondare mai.
e ciò è cosa buona e giusta, perchè me ne vado sapendo che quic'è tanta gente che merita ancora di essere salvata!

vincent delerm _ à Naples il y a peu d'endroits pour s'asseoir
jejejeje

yann tiersen & berdard catat _ a ton etoile

"Comme on n'a pas le choix il nous reste le cœur
Tu peux cracher, même rire, et tu le dois"



sabato, luglio 5

SuPerEroi per caso



























il legislatore è sempre è comunque in ogni luogo.
il legislatore è, in linea di principio, uno e trino.
il legislatore ha, in linea di massima, la risposta a tutto.
il legislatore sa sempre dove sei.
il legislatore sa sempre cosa fai.
qualsiasi cosa tu stia anche solo pensando di fare,
il legislatore sta già legiferando in materia.
il legisaltore vede i cani stramorti.
il legislatore odia l'assistente obesa della dodaro.
il legislatore è seriamente convinto che tu ce la farai a passare questo esame.

in risposta a chi mi stà chiedendo: "oh... ma che fine di merda hai fatto?!"

soudtrack:
andare, camminare, lavorare _ piero ciampi

o per sFiga



ah... tra l'altro, il legislatore somiglia tanto alla patatina wacko...