lunedì, settembre 17



Va bene... Hai ragione tu. Hai vinto!

Rimarrò qui ad aspettarti, nella vana speranza che tu ti riconnetta. Anche se so benissimo che ormai sei nelle braccia di Morfeo.

Aspetterò bevendo finchè, ad orario improbabile (tipo le 6 e mezza) mia madre non si alzerà a pisciare e vedendo la luce accesa, verrà qui a darmi della matta furiosa.

Ti chiedo scusa, ho sbagliato io! Non cancellerò il volo… anche perché alla fine sapevamo entrambe che non l’avrei mai fatto! Abbiamo dei progetti: ed io li rispetterò!


Tu giurami solo che:

Non me la darai mai vinta per stanchezza
Non mi darai mai ragione a prescindere
Non ti farai mai influenzare dalla mia gelosia
Non cadrai mai nelle trappole della mia cazzimma
Non mi permetterai mai di schiavizzarti
Perché, per mia natura, io tendo a farlo!
Non cambierai mai la tua macchina fotografica
Nè la montatura degli occhiali
Non riparerai mai il computer
Non comprerai mai un microfono a cuffia
Mi stupirai sempre con i tuoi sorrisi
E con la tua musica
E con le tue risposte
Disegnerai sempre
E lo farai sempre quando uno meno se lo aspetta
Non sarai mai stanco di viaggiare
Compenserai sempre la mia tendenza autodistruttiva
E anche quella depressiva
Conserverai la tua grande passione per il gotico italiano
Amerai sempre i videogiochi scemi, in qualsiasi loro manifestazione
E che sarai sempre così competitivo con me
Ma solo in queste stronzate!
Avrai sempre al tua camminata
Ma dico proprio sempre
Anche quando sarai vecchio e zoppo
Leggerai sempre i libri che io non ho mai avuto il tempo di leggere
Ignorando, puntualmente, tutti quelli che leggo io
Non considererai mai le differenze linguistiche come un problema
Non mi chiederai mai di smettere di mangiarmi le unghie
O di fumare
Ma che mi spingerai sempre a bere di meno
Continuerai a considerare Brassens e De Andrè come delle guide spirituali
Chiuderai sempre l’acqua della doccia, quando ti insaponi
Non cercherai mai di curare la tua naturale tendenza al caos
Mi suonerai sempre il dijeridù
Continuerai a rincollare le scarpe rotte
Non dimenticherai mai da dove vieni, scordando puntualmente tutto il resto
Sarai sempre cronicamente disinformato e fondamentalmente sfigato
Non ti vedrò mai farti il segno della croce, passando davanti a una chiesa
Continuerai ad avere una vera e propria venerazione per la biancheria intima femminile nera
E in particolare per la mia
Non metterai mai a posto camera tua
Conserverai sempre la tua grande autoironia
E anche la tua tipica permalosità francese
Mi troverai sempre bella la mattina
Anche con la resaca, quando mi faccio schifo da sola
Riuscirai sempre a scardinare la mia insicurezza
Con un piede di porco, se necessario
Avrai sempre questa visione romantica e poetica dell’architettura
Mi troverai sempre nuovi nomignoli
Ma che comincino tutti con “petit”
Considererai sempre (cioè sempre) i pizzaioli come dei grandi artisti
Non metterai mai una maglietta dell’hard rock
Sarai sempre in disaccordo con me, per tutto quello che riguarda l’università
Non userai mai portachiavi con animaletti
Scapperai sempre la notte per dipingere i tuoi muri
E non me lo dirai mai
Però nemmeno ti laverai le mani, quando torni
Così da regalerai sempre quel momento in cui ti sgamo con le dita sporche di vernice
Sarai sempre convinto che dormire è una più belle attività umane
Un po’ come bere vino
Proteggerai con le unghie e i denti la tua ingenuità
Sarai sempre convinto che si dica “un coccole” e non “le coccole”
Avrai sempre in scarsa cura i tuoi capelli
Ma non la tua igiene orale!
Continuerai a scaricare compulsivamente film da internet
Non sarai mai contrario alle merende di mezzanotte a letto
E nemmeno a quelle delle 2
O delle 4
O delle 6
Non indosserai mai mutande che non siano boxer
Mai un pigiama
Che non cambierai mai la segreteria del telefono
Non smetterai mai di sfottermi perché sono italiana
Non darai mai ai tuoi figli il nome dei tuoi genitori
E saranno stupendi
Con i tuoi occhi
E la tua barba
Magari e ragazze no
Ma i ragazzi si!
E che, rimanendo in tema, non acconsentirai mai a farti fare un pizzetto
E che non imparerai mai a pronunciare bene la R
E quindi, nemmeno il mio nome

Me lo giuri? Si.

Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.

NoIr DeSiRe _ inutile dire quale
"la caresse et la mitralle et cette plie que nous tiraille..."

foto : aSsIsI, AnImE cAnDiDe FuOrI La CaTtEdRaLe
grazie a laSorella, per la foto

posto semiscopiazzato, la fonte non ve la dico, perchè non saprei come risalirci

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma tipo... mi invitate al matrimonio? a parigi, eh.

[mi sono innamorata del tuo modo di scrivere, giuro]