venerdì, novembre 23

"A parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare
e intanto si allarga la nebbia e avresti potuto vivere al mare
[...]
A parte che i sogni passano se uno li fa passare
alcuni li hai sempre difesi altri hai povuto vederli finire..."
ligabue

si, lo so. sono mortificata!

ma a volte c'è saggezza anche nei video beccati alle 4 di notte, su mtv, a casa di fra.

ad un certo punto ti scocci di difendere i tuoi sogni.
nel senso che ad un certo punto ti stanchi di dover sempre giustificare il perchè.
nel senso che a un certo punto mi sono stancata di dovermi giustificare.
perchè vuoi cambiare università.
perchè stai lavorando per mettere soldi da parte.
perchè segui certi corsi, ed altri no.
perchè sei convinta, ma seriamente convinta, che andare in francia sia la cosa migliore da fare.
ma ti conviene?
ma sei sicura?
ma poi lì che fai?
ma pensi che ce la fai?
guarda che il francese è difficile!
e se poi te ne vuoi tornare?
l'altro giorno uno personaggio mi ha chiesto addirittura:

"ma ti conviene per la tua cultura personale?" *
mi dispiace, ma non riesco più a trovarci il lato comico. mi fa solo incazzare!
perchè, alla fin fine, una risposta non c'è.
o meglio, non c'è il tipo di risposta che "la gente" vorrebbe sentirsi dire da me.

si aspettano che io abbia redatto un piano decennale con confronti diretti e puntuali tra la mia vita serimanessinitalia e la mia vita semeneandassinfrancia...
"per la sola ragione del viaggio, viaggiare...
ora alzatevi, spose bambine. è venuto il momento di andare..."
quindi , in definitiva, ho preso una decisione...
smettere di far sembrare valida la mia scelta di andare in francia. tanto non è che mi freghi più di tanto l'approvazione di terzi...
ho deciso di dare alla gente esattamente quello che vuole:
risposte, che mi facciano sembrare una pazza furiosa e autolesionista.
la cosa dovrebbe andare più o meno così:
personaggio: ho sentito dire che te ne vai in francia...
lacugina: già...
personaggio: vai a parigi vero? ma non è carissima? non è un buco in petto?
lacugina: conto di vincere al superenalotto entro marzo
personaggio: (una puntina perplesso) ma poi lì? hai un posto dove stare? il tuo ragazzo ha una casa?
lacugina: sto già cercando un ponte
personaggio: (un po' più perplesso) ma poi questa università. com'hai detto che si chiama? non è la villette?
lacugina: belleville
personaggio: ah... ok. bello, però non l'ho mai sentita...
lacugina: è una nuova, piccola e sfigata. tipo la seconda università di napoli, però nel quartiere cinese
personaggio: (ormai visibilmente perplesso) ah... ma poi lì? con gli esami?
lacugina: non ne ho la più pallida idea
personaggio: (decisamente perplesso) ma quelli che hai fatto qui? te li convalidano tutti e subito, no?
lacugina: più o meno. qualcuno sicuro me lo perdo
personaggio: (enormemente perplesso) ... ah... però, alla fin fine, dovresti finire prima, no?
lacugina: no
personaggio: (tra lo sconvolto e il terrorizzato, guardandosi attorno) ma se poi non ti trovi bene? se te ne vuoi tornare?
lacugina: sono cazzi
personaggio: (cercando di glissare) come parli francese?
lacugina: io non parlo francese
personaggio: ... (se ne va, decisamente perplesso, pichiettandosi in maniera espressiva una tempia col dito in maniera compassionevole, felice di essere uno studente normale che seguirà un percorso di studi normali, riempiendo in maniera mediocre un libretto da mostrare a mamma e papà per spillare dindini, rimanendo sempre convinto che più riviste compri, più avrai la possibilità di diventare uno di quegli architetti superstar della cui auctoritas si riempie tanto la bocca)
la cugina: yesssssssssssssssssssssssssssssssss...
"Ma allora, siete ancora lontano dalla soluzione..."

" Al contrario sono vicinissimo, ma non so a quale!"

"Quindi non avete una sola risposta alle vostre domande?!"

"Adso, se l'avessi, insegnerei teologia a Parigi!"

"A Parigi hanno sempre la risposta vera?"

"Mai" mi disse " ma sono molto sicuri dei loro errori!"

_ iL nOmE DeLLa RoSa _



ascoltando: NuOtAnDo NeLl'ArIa _mArLeNe EqUuS_BlOnDE ReAdHeAd

* chi capisce il significato di questa frase è pregato di inviarmi la riposta in busta chiusa, grazie per la collaborazione

venerdì, novembre 16

youtube è una fonte costante di geni, che arrichiscono il panorama culturale italiano.

martedì, novembre 13

"in principio era la neve
non è stata colpa mia..."


memorie di una piogga sottile, della nebbia che risale l'ansa del fiume.
memorie delle nostre bici lungo il paseo della zurriola. una sera c'era un concerto... no. non c'era. ah... ok. vabbè, ci vediamo comunque?!
cade la linea, hai finito i soldi, io, come sempore, non ne ho. mi accendo una sigaretta guardando il mare...
che faccio adesso?

non so come: ma tu arrivi.
ad averlo organizzato, non avrebbe funzionato MAI...
credo che è lì, che tutto è cominciato.


memorie del furto di un materasso. di ore passate davanti ai vini dell'eroski. di finestre affacciate sulla baia e di altre, affacciate sui binari.
memorie di pomeriggi bui di sonagli per i gatti. di caffè in terrazza e di notti appiccicati nelle cantonate, 'mriachi fracichi come degli asciugamani.

memorie di te che mi ritrai mentre io scivolo dolcemente nel sonno. non sono fatta per posare, mi spiace. memorie di una candela, una coperta, una poltrona. memorie di camera nostra, del nostro buco. i posaceneri sempre pieni e le pareti sempre più cariche. memorie di te che dipingi mentre io studio, mentre fuori da quella finestra, e dentro quella stanza, scorrono i dieci mesi più incredibili di sempre.

ricordi del posto in cui tutto è finito e, follemente, allo stesso tempo, tutto è cominciato.

aereo, un altro...

donostia un po' come fumare: non si riesce a smettere in nessuna maniera.
ennesima e (cronologicamente) ultima follia dell'anno in cui tutto è cambiato.

dell'anno in cui, di tutta la mia vita, ho percorso più kilometri.

avevo voglia di sentirla. le ho telefonato.
ma lo stiamo facendo davvero?
si, certo. sullo schermo c'è scritto che il biglietto l'ho comprato.
ma serve ancora un po' per realizzare che è tutto terribilmente e dolcemente reale.
non avrei mai creduto di rivedere quel buco di santander.

20 euro a/r roma ciampino-santander per santo tomas non ha prezzo.
per tutto il resto c'è massimo.





donostia preparati: stiamo tornando!











esperando ascolto :
PeTeR BrOgGs _ rastafari liveth

"Saying Mt. Zion gates are open
you'd better get ready to walk right in"

lunedì, novembre 12

American Soldier In Iraq Making Iraqi Children Run For Water...

a volte vuoi anche provare ad avere fudicia nella razza umana. vuoi anche credere che ci sia gente per bene, al mondo. vuoi anche credere che l'umanità si meriti di essere salvata dagli tzunami, dagli uragani, terremoti, vulcani, esplosioni di centrali nucleari, cancri, pazzi le motoseghe, poliziotti negli autogrill etc etc.

ma poi ti rendi conto che certe persone riescono ad essere così stronze, e allora ti rendi conto che la razza umana si merita di fare una fine di merda!
DePeChe MoDe _ EnJoY tHe SiLeNcE
la ggente era la ggente

sabato, novembre 10

volte vorrei essere uno dei personaggi di Lineage.
bolle di colore digitale su uno scheletro di lineette blu. passano il loro tempo a saltare sulle pareti di inesistenti chiese gotiche costruite su burroni.
mi piacerebbe essere tipo, quella tipa con i capelli bianchi, le labbra bianche, gli occhi bianchi... quella che appena la lasci inattiva per 2 secondi, si mette con la mano appoggiata su un fianco dell'aramatura. molto pescivendola...
non ricordo come si chiama.
quella che salta e riesce a scappare sfondando i rosoni a testate. con gli occhi aperti. tenendo sempre gli occhi aperti (provateci voi, a sfondare un rosone a occhi aperti). mentre una sciabolata la sfiora sulla nuca, tagliandole di netto una ciocca di capelli.

ma a volte, penso che mi accontenterei anche solo di essere uno dei disegnatori. persone che passano la loro vita persi nel renderizzare un capello tagliato di netto da una sciabolata.

in definita la sola cosa sicura, è che penso costantemente che non vorrei essere me stessa.

ascoltando : DaVe MaTtHeWs BaNd _ graveddiger

"Cyrus Jones 1810 to 1913
Made his great granchildren believe
You could live to a hundred and three
A hundred and three is forever when you're just a little kid
So Cyrus Jones lived forever
Gravedigger,
When you dig my grave
Could you make it shallow
So I can feel the rain..."
in foto : NoTrE DaMe e mon marì

martedì, novembre 6

Settimana fuori dal mondo... o meglio: creazione di un mondo a parte.
Non è stato come in erasmus, non poteva mai essere come tornare in erasmus!
E' stato qualcos'altro.

Riamanere in un posto per una settimana, solo sette giorni. Ma partire con la sensazione di averci passato un mese...
Cacciare le mani, gli occhi, nella vita degli altri. Entrarci dentro con con le nostre borse, le nostre sigarette, i nostri maglioni, i nostri pigiami. Affondare nelle giornate altrui, sravolgerle e berle a piene mani.
Vedere e sentire e capire da dove vengono i tuoi amici.
Dove vanno no. Quello non lo puoi capire. Quello mi sa che non lo capiscono nemmeno loro.

Una tartiflette fuori posto e fuori territorio.
Torrilla di patata nella cucina di Savino.
Disegni a gessetto nel corridoio di casa Duprè.
I tramonti di Firenze... minchia! finchè non li vedi non ci credi!
Brotzu e Claudia, Dario e quella sua cazzo di moto. LaPigneri alza gli occhi al cielo ognissantavolta.
Patxaran fuorisede.
Domenico ai fornelli. La sua tesi di laurea spaparanzata sulla scrivania, in camera sua.
Notte nel tentativo di far entrare un uovo sodo dentro una bottiglia di vino. Alla fine si prova con il gas dei fornelli.
San Miniato di sera, la chiesaDell'autostrada la mattina, la Cupola nel dopo pranzo.
Burritos, Cantucci e VinSanto.
Un bar dentro l'Università.
Lo stanzino, e il cappotto.
No, aspetta... questo era all'inizio... all'inizio di cosa... non lo so più, ormai faccio solo casino e basta!

Camminare in una citta non tua, con un sorriso ebete e il collo stanco, a furia di far correre gli occhi dai cornicioni dei palazzi fino alle pietre della strada.
L'areoporto di pisa era pieno di uccelli.
Su roma pesava un cielo grigio, spesso come una colata di bitume.
I miei treni sono sempre in ritardo. Gli aerei che ti portano via no. Mai.
"I'd seen your flag on the marble arch..."
non so cosa cazzo significhi, nè perchè l'abbiano scritta nella piazzetta.
ma ha tanto l'aria di qualcosa di appropriato da dire in questo momento.







ascoltando: MaRiLLiOn _ Lavander



cast :
LaPigneri as lauracombinaguai, castagnofora e patentemunita di dubbie capacità (perdita portafogli e furto bicicletta incluso nel prezzo)
Savino as architetto concorsista fin nel midollo, automunito, un uomo una pasta al tonno
Arch. Domenico, un barese-fiorentino che finirà a fare l'esame di stato ad aversa... mha
special guest :
brotzu (colonna sonora ripudiata da tutti), claudia (per il tedesco e i tentativi di spagnolo), dario (per i ben momenti regalatici parlando della sua moto), elena (per la camera), lorenzo e mugliera senzanome (per il festone con polizia finale), armand, corrado, pietro, il coinquiliname vario di domenico (per la storia dell'uovo e in particolare ludovica, per la fiducia nel fatto che prima o poi ne usciremo!), gli scauzacani vari che fanno l'erasmus a firenze (in particolare gli spagnoli, per la rissa), il milanese amico di tutti col fumo, le zanzare sataniche dell'arno, le nutrie invisibili, matteo & i tipi strani del private flat...



strana gente vagava per le desolate e umide plaghe fiorentine...