perchè queste sensazioni irrazionali mi destabilizzano.
perchè tanto-per-cambiare non era così che avevo pensato di passare questo nuovo, fottuto maggio.
che mi vengono paure inaudite. che ho il terrore di rivivere certi abbandoni e di rifare gli stessi identici errori.
e oggi non mi sento per nulla forte. che millanto e agogno pace e poi sbarro gli occhi e spalanco le braccia e poi sparatemi pure in petto, tanto mi piace pensare che ho ammortizzato colpi peggiori.
che forse, a volte, percepire di nuovo quelle stesse sensazioni fa bene e fa male.
che vorrei dirti che sarà sempre splendido e sempre tranquillo anche se forse il sempre-splendido ed il sempre-tranquillo non sono mai esistiti. anche perchè mi sembra di aver visto di sfuggita che non esiste un "sempre" e non esiste un "mai".
che in fin dei conti io sono molto più banale e molto più naif di quanto possa sembrare.
perchè alla fine vorrei sentire le tue mani attorno al collo, domattina, quando apro gli occhi.
e in effetti vorrei sentire le tue mani attorno alla vita, stasera, quando chiuderò gli occhi.
perchè tutto "nella vita in generale" dovrebbe essere sempre meno pesante.
e meno stancante.
e perchè invece, al contrario e con cattiveria, il tempo è tiranno. che sarà ancor più tiranno nei giorni a venire... che ricominciare è/sarà dura. che partire ancora sarà duro. che già è di una pesantezza allucinante.
perchè alla fine vorrei solo sentirmi parte di qualcosa. e che stasera mi sa che vorrei averti vicino.
e che alla fine che cazzo stò dicendo... è tutto nella mia testa.
che la mia voglia è un treno in corsa.
che gli ormoni sono bastardi.
che la mia lucidità non è mai stata temperata a freddo!
e che poi io, alla fin fine, voglio solo sedermi accanto a te, ad assorbire le radiazioni che emettono le tue risate.
au bord du lac j'ai rempli mon âme
de nuances
tes sphères d'influences sont mes pensées massacre
ma faiblesse est mon unique force
au fond du sac
ta mouvance
dans une maison sans murs, absente de fondations
ai construit ma destinée
je suffoque au beau milieu d'une pièce en mouvement
d'influences
dans la seconde chambre, enfermé mes pensées massacre
fantasmes
sur la terrasse j'ai respiré ton souffle,
ta violence
ta prudence.
perchè tanto-per-cambiare non era così che avevo pensato di passare questo nuovo, fottuto maggio.
che mi vengono paure inaudite. che ho il terrore di rivivere certi abbandoni e di rifare gli stessi identici errori.
e oggi non mi sento per nulla forte. che millanto e agogno pace e poi sbarro gli occhi e spalanco le braccia e poi sparatemi pure in petto, tanto mi piace pensare che ho ammortizzato colpi peggiori.
che forse, a volte, percepire di nuovo quelle stesse sensazioni fa bene e fa male.
che vorrei dirti che sarà sempre splendido e sempre tranquillo anche se forse il sempre-splendido ed il sempre-tranquillo non sono mai esistiti. anche perchè mi sembra di aver visto di sfuggita che non esiste un "sempre" e non esiste un "mai".
che in fin dei conti io sono molto più banale e molto più naif di quanto possa sembrare.
perchè alla fine vorrei sentire le tue mani attorno al collo, domattina, quando apro gli occhi.
e in effetti vorrei sentire le tue mani attorno alla vita, stasera, quando chiuderò gli occhi.
perchè tutto "nella vita in generale" dovrebbe essere sempre meno pesante.
e meno stancante.
e perchè invece, al contrario e con cattiveria, il tempo è tiranno. che sarà ancor più tiranno nei giorni a venire... che ricominciare è/sarà dura. che partire ancora sarà duro. che già è di una pesantezza allucinante.
perchè alla fine vorrei solo sentirmi parte di qualcosa. e che stasera mi sa che vorrei averti vicino.
e che alla fine che cazzo stò dicendo... è tutto nella mia testa.
che la mia voglia è un treno in corsa.
che gli ormoni sono bastardi.
che la mia lucidità non è mai stata temperata a freddo!
e che poi io, alla fin fine, voglio solo sedermi accanto a te, ad assorbire le radiazioni che emettono le tue risate.
au bord du lac j'ai rempli mon âme
de nuances
tes sphères d'influences sont mes pensées massacre
ma faiblesse est mon unique force
au fond du sac
ta mouvance
dans une maison sans murs, absente de fondations
ai construit ma destinée
je suffoque au beau milieu d'une pièce en mouvement
d'influences
dans la seconde chambre, enfermé mes pensées massacre
fantasmes
sur la terrasse j'ai respiré ton souffle,
ta violence
ta prudence.
ost I: le luci della centrale elettrica .. piromane
"Con me non devi essere niente... con me non devi essere niente!
Venere del mio intestino tenue, quando dormo guido piano, non ti preoccupare!"
ost II: bjork .. pluto
foto: moi by ben, live in lyon
come sempre, blogger sgrana
come sempre, io ho gli occhi chiusi
"Con me non devi essere niente... con me non devi essere niente!
Venere del mio intestino tenue, quando dormo guido piano, non ti preoccupare!"
ost II: bjork .. pluto
foto: moi by ben, live in lyon
come sempre, blogger sgrana
come sempre, io ho gli occhi chiusi
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