domenica, marzo 1

.. un po' confusi ..

sono tornata in floridiana. dopo quei 4 anni di base. avevo un po' di fantasmi lassù, da salutare.
e, sinceramente, non ho mai avuto troppa fretta di farlo...
stavolta ho preso la maledetta funicolare basculante e sono salita. avevo dei nuovi fantasmi a cui presentare il panorama. tornartene nei luoghi dove hai detto "si" invece di "no".
dove hai detto "parto" invece di "resto".
ho scatole piene di quello che non mi hai mai dato.
ho un blog pieno di momenti in cui non ci sei stato. forse mi sono sbagliata io, da subito.
la cosa più tragica, è che quando pensi di conoscere una persona abbastanza bene da definirla "godibilmente prevedibile", lì ti rendi conto che non avevi capito proprio un cazzo.
è che ci sono pieghe di un carattere, di una precisa filosofia di vita, di cui non avevi nemmeno sospettato l'esistenza.
e poi, improvvisamente, giri un angolo delle stanze della reggia e ti trovi warhol.
per la serie: "persone a cui vorremmo mettere le mani nelle mutande".



Tutti 'sti bei giochi inventati
per superare i primi
perché ognuno resti schiacchiato
se rifiuta ancora di piegarsi
I danni, gli eccessi
ve li faranno pagare
le ceneri che rimarranno
non saranno loro a raccattarle,
ma gli schiavi e gli stronzi
che non avranno saputo dire no.
Non vogliamo essere vincenti,
ma non accetteremo mai di essere perdenti.
Pimprenelle e Nicolas
ci addormentate a quel modo là,
è passato l'omino della sabbia
ma noi dormiamo con un occhio solo.
Paura, vuoto,
vittoria degli avidi
non bisogna smuovere un orecchio
ogni sorta di cani ci sorvegliano
non un gesto, non un cenno
sennò c'è un giro di vite,
non abbiamo nulla da perdere
ma non si può più perdere perché abbiamo già perso.
Tu, che vieni da lontano
con la tua pelle e le tue ossa
t'hanno parlato del paradiso
ma ti hanno mentito, tutto è falso.
Amico mio, fratello mio, tutta questa vita
perduta per la guerra,
tu vedrai tutto l'amore
che sta in fondo a questo discorso:
dimmi, li vuoi i documenti?
Dimmi, l'hai visto il mio palazzo?
Non avrai niente, è così,
non è fatto per i perdenti, il paradiso.
C'è la carne da cannone,
c'è la carne da speculazione,
c'è la carne da pubblicità
e infine c'è tutto quel che vi piace,
lo sappiamo, noi e voi.
Lo spettacolo è finito,
eppure era quasi perfetto,
ben lungi dal feudale;
e ora è andato tutto a puttane,
ma che carino nel tuo...
Detto da dentro, fa incazzare
raggiungere così la schiera dei perdenti.
Non bisogna farsi illusioni,
ma è meglio stare in piedi per agire
e per le nostre anime fa lo stesso,
Dio non prende parte alla battaglia.
Signori che decidete
da ogni parte, dappertutto,
sappiate che nel profondo dei nostri cuori
il progresso non si ferma.
Sotto l'arcobaleno, sotto la pelle,
sotto le unghie e nella morse
si potrà sempre rifiutare
di diventare i primi o gli ultimi.
Niente leader trionfanti,
non saremo mai né vincenti né perdenti.
in utero :
gagnants / perdants
noir desire
in foto:
la meglio gioventù
alla periferia della periferia del mondo
cuso e peppomi un po' confusi

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