martedì, novembre 18

// let's take a.way //

ovvero // pigliamm' 'na via??
sottotitolo // come sopravvivere a certe fini di fine settimana
sotto-sottotitolo // j'ecris pour la gloire

lo studio, il lavoro, i corsi ed i ricorsi storici.
l'impegno politico tradotto in maschere di cartapesta e striscioni in cartone sozzo.
i fagioli all'uccelletto, i piercing e gli amici sull'orlo del suicidio.
le dipendenze e le assuefazioni. le dispense. e le libere uscite...
i farinielli di professione e i mugnai per vocazione. le manifestazioni ed i treni.
gli autobus e le multe.
il freddo che non arriva, tranne che nelle università occupate!
l'epoca delle sciarpe di lana.
le mie sorelle, ci si sono messe tt'eddue!
quelli che a volte ritornano e quelli che a volte non ripartono.
i grandi pianisti, i mediocri bassisti e tutta quella fetta di umanità che non arriva all'agognato metro&settanta.
la gente che piglia una via e va a convivere.
il limoncello, la sambuca, caffè nero e le olive verdi di gaeta nell'acquetta loro.
i figli sulla coscienza.
l'elefante e l'acne.
la statica.
basta: a fare le somme va a finire che divento jovanotti!
come sempre, puntuale, lui si materializza... (no, non jovanotti, perdio!).

lui compare così, ogni tanto, dal nulla, ma mai per caso! è un eterna epifania... mi si materializza, sulla via di damasco, a mettere ordine nella mia vita! arriva, ed esordisce con "mi svuoti un cassetto?!"...
non è una richiesta: bensì un preciso ordine a procedere! mette la sua roba lì, che resti un giorno a un anno, lui si piazza!
mi devasta casa, orari, scrivania, fegato, famiglia, portafogli e letto... e poi se ne va via galleggiando su tutti gli sfaceli che lascia dietro di se. se ne va sospinto da quella stessa brezza leggera che lo ha fatto atterrare qui.
quella brezza che comincia a soffiare quando, da dentro un telefono gracchiante e lontano, sento dire "ho preso un biglietto". ed è lì che divento un po' mary poppins... guardo attorno, e sento che stà per cambiare il vento!

stavolta è arrivato senza eccessivo preavviso e senza troppo rumore: 16 all'andata + 16 al ritorno = 32 ore di viaggio. in treno! ed è rimasto 4 giorni... parlandoci chiaro, semplicemente, io non lo sapevo!
4 giorni sono durati il tempo di un battito di ciglia, è andato via che ancora eravamo allo stato brado, a 4 zampe per terra, a frugare tra tutti quei rotolini di mutande che sono diretta conseguenza dell'essere politicamente contrarie al cesto dei panni sporchi.

e domani mi rimetto a studiare, ho deciso!
ebbene si: mi serviva lui, per decidere.
ho ricevuto "la chiamata" sulla via di Aversa... un'illuminazine attipo nirvana! mentre lui, probabilmente, era già arrivato all'altezza di formia... e dal treno, con la sua holga mantenuta insieme dalla tisica volontà dello scotch da pacchi, cercava di fotografare il mare.

non so perchè, non l'ho mai capito, ma ormai è 1 anno che, ogni volta che arriva, si porta dietro un gran senso di pace, tanta malinconia, e grossomodo tutte le risposte.





















un brindisi: agli eterni zingari, ai suonatori di armonica scalzi, ai francesi bretoni, ed alle persone come me, che non si stancano mai di essere salvate.

photo _ me, myself & I
"niente tv, niente birra e niente sesso rendono la cugina pazza furiooooosa"
le webcam sono strumenti del diavolo
ost _ bt90 By Eveline
andateli a vedere, almeno voi

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