mercoledì, giugno 24


titolo
: about how to put yourself into shit's situations
sottotitolo: di come togliere gli animali dalle cappe dei camini, e di altre cose buffe

com'era quella storia di tutti i nodi che vengono al pettine?
basta con questi uomini secchi, basta con questi esseri umani incerti, basta con gli occhi che sembrano i vetri colorati delle cattedrali e che, come i vetri colorati, non servono proprio a un cazzo. e basta anche con me, per dio, e con questo continuo chiedere e ricevere e dare e aspettare.
dottore, ho un mal di testa allucinante. sarà stata quella 5a pinta di scotch ale che ho comprato perchè ero triste ma non ho mai sul serio voluto bere. il bianco degli occhi non è più così bianco certe mattine. mi convinco di essere itterica. stò stendendo i piedi. da un certo punto di vista, tanto meglio. viva le donne appucundriate!
la delegazione arrivò a messa senza troppi casini. nessuno ebbe da ridire, nemmeno io.
andare a firenze o non andare a firenze... questo è il problema!
crederci o non credereci... restare o non restare...
ma ne vale la pena?
com'è che era, la storia dei nodi?
dov'è la pigneri, quando c'è bisogno di un po' di musica?


"Tasto le mie piante di neve
Volo sulle tue angosce
Riversano amore sulle mie membra
E s’agitano a farmi morire
Vorrei non mi guardassi rapita
Ma diventassi per un attimo pratica
Non puoi dirmi di fare tesoro
Fai quello che vuoi
Ho bisogno di sentirmi guidato
Dalla tua fantasia di donna che sa
Ritorno ad un tempo ubriaco
Della tua pelle soffice
Quando per un tuo sorriso prezioso ero disposto
A rinunciare alla parte migliore di me
Quando per i tuoi occhi di niente
Mi trascinavo idiota e stanco
Quando per tutta la gente
Ero un solitario
Acrobata santo
Per non averti mai chiesto nulla
Che andasse oltre la tua dimensione
Catastrofica e ridicola insieme
Di ricca fanciulla ragazza perbene
Ora la mia vena è esaurita
Ti giuro non oso parlare
Per farti star male un momento per bene
Per farti capire per riuscire ad amare
Ho chiesto soldi alle mie sicarie
Ho chiesto in ginocchio un mese di tempo
Le mie promesse le ho rispettate ed ancora
Della tua infedeltà sono monastico tempio
Non riuscirei mai continuando
A fingermi ancora mercante di noia
Si vende a peso o a metro quadrato
Nella mia anima è un vero lerciaio
Sono disposto ancora ad una cosa amore
Vecchia giovane vamp
A ritruccare il mito della tua gloria
All’altare nascosto della viltà
Per consolarmi osservando l’immagine
Dei tuoi capelli da capogiro
Delle sacre bibbie del tuo seno
Che troppo spesso ho confuso con Dio."

gesù, ti prego, prenditi saverio e ridacci andrea pazienza!!
music.. donics.. noise session4
photo.. the cage

1 commento:

lapigneri ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=ig96djyu9uM



che non si dica che non faccio il mio mestiere.