lunedì, giugno 23

bonasera a tutt' 'stì signure, uommene chic e femmene pittate











" What we need is a persuasion
What you give is retaliation

I hope one day we meet again
I hope one day we love one another

They were young soldiers
They were old liars
But I heard the rumor that they will burn down your house "

devo decisamente smetterla di frequentare certi soggetti pericolosi! e, comunque, ci vuole proprio l'arte per passare da firenze giusto giusto per la notte bianca.

soundtrack: tutto quello che passa, a caso, l'mp3 asmatico prima di agonizzare
in foto: CheSavino y LaBrujaDelMonteUlia dacing...
'mbriachi fracichi come delle pezze per dare in terra

mercoledì, giugno 18

ma perchè io, alla fine, a spencer tunic lo amo proprio a livello fisico!

CreDeTe a ViRgiNia, quando vi dice che siete una vrangata di idioti!






"io mi sono fatta e rifatta continuamente"
_virginia wolf_

scusa il raptus di narcisismo, ma stanotte ho propio voglia di guardarmi in faccia senza nessuno scuorno!

dal blog del mio avvocato


soundstrack: bjork_Hidden Place
i cavalli vincenti non si cambiano
ne
anche quando invecchianoi

foto: sul traghetto di ritorno
moi et mon mer

sabato, giugno 14

ai GioChi aDDio




















belleville non scrive. guillaume non chiama. mia madre non ci arriva proprio

la statica non la capisco. il libro di legislazione non si vuol fare capire. le ragazze del gruppo di urbanistica non si vogliono far trovare.

gli esami sono vicini. il mare è lontano. la mia testa è decisamente altrove!

tutti gli altri sono avanti: è colpa mia, io sono rimasta indietro!
ho capito che mi devo mettere a correre, visto che ho tanta voglia di raggiungerli. devo solo trovare da qualche parte il coraggio per abbassarmi sui blocchi e preparsi allo scatto.
da quando studio (quindi praticamente da sempre, visto che ho fatto poco altro della mia vita) prima di affrontare una sessione estiva di esami mi sono detta: "vabbè... faccio questo finesettimana un po' così... e poi mi crocefiggo al pc!".

violently happy.
faccio i bagagli, mi tuffo nei miei peggio sandali, alzo il telefono e fuggo a firenze, tra le braccia scure della mia strega del monte ulia preferita. a farmi coccolare dall'ennesima città col fiume.

adoro farmi pungere da zanzare forestiere, ogni tanto!

levo le tende e me ne vado al private flat #4.
poi, prometto, mi crocifiggerò a dovere!
soundtrack: bijork _ violently happy

un bacio dà Maronn'rè rros'


domenica, giugno 8

10 cc di cachorro per endovena, grazie

pedicabo ego vos et irrumabo.
un po' come dire " in bocca e in culo ve lo ficcheremo"



















original soundtrack :
quando capirò come si chiama quella canzone che stavi suonando tornerò qui a sciverlo
lo prometto!!

laDieS & gEnTlemen




























... i comuni mortali non hanno la bench'è minima idea di ciò che si sta per abbattere su di loro!

siLeNce, pLeASe



















questo silenzio...
lo stesso silenzio di quando un attore esce di scena, ma nessuno applaude.
ma alla fin fine il tempo fa miracoli, e non c'è da aver paura. la mia mente errante, nella sua continua attività di deformare la realtà per trasformarla in bei ricordi, riuscirà a recuperare anche questo momento.

creerò un finale alternativo, di quelli che ti mettono tra gli speciali nell dvd 2 dell'edizione platinum. solo che questo lo darò per originale, e andrò a raccontarlo in giro per convincere il mondo e me stessa che è successo davvero.

in questo finale alternativo ci sei tu che non piangi, però tiri su col naso. ci sono saluti e sguardi. e l'ultima immagine che ho di te, prima di spegnere la webcam, è di te che ti sfili gli occhiali con 3 dita, e ti passi il dorso della stessa mano sugli occhi, per fermare qualcosa che sta scappando fuori.
nel mio finale alternativo piove, non come sta piovendo oggi, ma come solo nei finali può piovere. nel mio finale io sono bellissima, nel mio pigiama marrone a maniche lunghe, come solo le prime donne sanno essere, e la tua voce e melodiosa, e le pause sono perfette, e il ronzio del computer fa da giusto sottofondo...
nel mio finale ci salutiamo da signori.

e, dopo un paio d'ora, tu mi richiami...

venerdì, giugno 6

TipicaSera

questa è la tipica sera LaCugina si apre una bottiglia di vino davanti al pc, e comincia a bere, metodica, senza entusiasmo, da una vecchia tazza scardata, macchiata di giallo.
questa è, di conseguenza, la tipica sera che quando LaCugina si risveglia è già mattina, e c'è il tasto ctrl ben inpizzato nel naso, e conta i vuoti a terra.
questa è la tipica sera che LaCugina avrebbe fatto meglio a uscire con l'amico CazzChiCapill'.
questa è la tipica sera che il web non promette niente e non concede niente, che youtube sembra prosciugato, che nessuno dei blogger che valga la pena stare a leggere ha messo qualcosa di nuovo.
questa è la tipica sera che LaCugina si sbottona e si sbraga, e dà fondo a tutta la sua bulimia che, nelle situazioni normale, riesce faticosamente a reprimere. questa è quindi la tipica sera che LaCugina mangerà e berrà tutto ciò che c'è nel frigo, incluso il dado i lievito e il vasetto di maionese e i crauti crudi ghiacciati da dentro la latta.
questa è la tipica sera che LaCugina si istupidisce guardandosi per la 26esima volta un film di Lynch, cullandosi ripetendo a memoria i dialoghi sfritti e rifritti, dove anche le parole hanno cambiato suono e hanno perso senso.
e, per un puro fatto di coereza, questa è anche la tipica sera che LaCugina è senza sigarette.
questa è la tipica sera che massì, botta di vita, mettiamoci su msn.
ed è anche la tipica sera che su msn non c'è nessuno, sono tutti occupati, non al computer, o a pranzo, o non hanno tempo per te.

ho deciso che domani ti telefonerò, e ti chiederò se in serata hai tempo per me.
se mi risponderai di no, mi sa che ti appenderò e aprirò l'agenda polverosa che mi trascino dietro, spillata al fondo della moleskine.
sesso extraconiugale a buon mercato lo si trova facilmenete. non sei la mia unica presa a terra.
nel dubbio, potrei sempre baciare paolo!


ascoltando: OfflagaDiscoPax _ Tatranky

" Per fortuna che all'uscita
una ragazza nota felice
la mia maglietta dei Depeche Mode,
basta poco per sentirmi molto meglio "
a volte, anche le troie sgarganate di dimensioni mastodontiche propongono bella musica!
foto: BellaStock de mmerda _ la capisco solo io




ah...
tra l'altro questa è anche la tipica sera che LaCugina, domani, ha un EsameBurla...

martedì, giugno 3

sad NESS



























In questo appartamento vuoto
arredato solo di un ventilatore di media grandezza
mi conto le dita dei piedi
e sogno un condizionatore d’aria
e uno spazzolino nuovo
e di nuovo la casa piena di assorbenti interni
come appena due settimane fa
che aspettavo seduto vicino al citofonola scarica degli elettroni lungo il filo
e io che dicevo chi è e tu che dicevi io.
Prenderò un aulin per dimenticarmi di questa merda di mattina
di capelli che cadono nel lavandino e di occhiaie
di dentifricio solidificato nel tubetto
e di magliette sudate e di piedi incompleti
di soli cinque dita
cadauno
che non garantiscono più equilibrio.

TXT: gianni solla, quello di hotel messico, il sito con i denti gialli _ da cellophane
IMMAGINE: andrea pazienza _ che il dio dei disegnatori sbronzi ti abbia in gloria
MUSICA: fornita da valeria _ Boccherini, La Musica Notturna Delle Strade Di Madrid No 6 Op 30

a volte manca davvero l'aria

domenica, giugno 1

HisToiRe de LaRmeS eT PommEs de TeRRe

domenica mattina.
sono nel divano, pelo le patate con seduta nell'angolo, vicino al cuscino. le pelo col coltello perchè la mia personale religione è contraria all'uso dei pelapatate. ho un giornate aperto sulle gambe, faccio un cartoccio dove lascio cadere le bucce e la terra. il divano e bianco, ma la legittima proprietaria del divano non c'è, quindi pelo tranquilla. appena finisco do il permesso alla patata di rotolarmi lungo le gambe, fino ad uno scolapasta di metallo giallo, che ho poggiato sui piedi perchè è fresco, e da una bella sensazione. le patate rotolano, a volte qualcuna sbaglia stara e si impatta a terra. lasciano una scia farinosa sugli stinchi... adoro l'amido sulla pelle, adoro il rumore dal coltello nella patata, adoro l'odore di me stessa , quando ho finito il lavoro! quindi faccio con calma. me lo godo.
in televisione c'è "il favoloso mondo di amelie".
cambio la lingua. idioma originale.
prima di rientrare nell'operazione "pela e guarda" (molto casalinga che fa le pulizie davanti alle soap) butto un ultimo tasto al telecomando che è caduto per terra, vicino al sacco delle patate.
ho lasciato una profonda impronta amidosa, quando ho cambiato lingua.
poi mi perdo nella storia e nei brividi del francese pronunciato dai francesi.
quando l'uomo con le ossa di vetro parla della Gare de l'Est, scoppio a piangere.
è uno scoppio silenzioso e pacifico. le lacrime cadono come la pioggia fuori dalla finestra. lenta, costante, a goccioloni immensi e limpidi.
piango sulle mie mani di terra e amido, e le lacrime salate, scivolando lungo le dita, lasciano solchi profondi. e poi cadono, mischiandosi con un cartoccio di giornali e bucce che già stanno scurendo.
piango di commozione, e di quel dolore dolce e profondo, come un rompighiaccio in mezzo alle spalle, che mi capita sempre di sentire, quando improvvisamente, come per magia, i francesi che conosco si mettono a parlare in francese. piango per la musica e piango per quelle strade. piango per il bicchiere di vino al bar e piango per le cabine telefoniche e per le curve, che improvvisamente giri e c'è il canale. piango per il naso del protagonista, e per la voce del vecchio...
piango per me stessa e per le mie patate, e per i miei aerei e per le mie telefonate.
piango ed è come la prima volta che ti butti a mare, quando arriva l'estate. è una sensazione di fresco e di libero, di sciolto dentro, sotto la lingua ed è un ricordo di un pulito che, probabilmente, sulla pelle mia non c'è mai stato.
"e ho paura, poichè è notte, che sia solo un sogno.
troppo dolce e seducente per avere sostanza"


citazione _ shakespeare
non dico quale opera, perchè ho ancora un po' di dignità
foto _ parigi
in conteplazione da sopra montmartre
ascoltando _ yann tiersen _ le valse d'amelie