venerdì, gennaio 4

ognuno ha la sua preferita, di de andrè...
la mia è questa

non so perché!
forse perché è impregnata della stessa malinconia che mi sale dallo stomaco... e, siccome ho sempre creduto nel "chiodo scaccia chiodo", ascoltarla è una delle poche cose che riesce a spingerla giù.
non so nient'altro...
forse nina sono io. o, almeno, lo sono per come mi rivedo sempre: a 6 anni, tra le corde dell'altalena del giardino dei miei nonni. quel giardino in cui pensavo di crescere anche i miei figli, e che adesso non esiste più. ci hanno costruito una palazzina. fottuti architetti.
in cambio, ci hanno dato un appartamentone che adesso è intestato a mio zio, che a sua volta lo affitta a un cinquantenne azzimato iper tecnologico, che lo ha foderato di schermi al plasma e reti wifi. non ci sono mai entrata. preferisco ricordare l'altalena, e l'albero di pere.
o forse nina è qualcun altro. qualcuno che è andato via. qualcuno che ho mandato via. qualche occasione che ho perso... perchè i tempi non erano ancora maturi. o, forse, perchè non ero ancora matura io...
e forse, allora, io sono il tizio che stà lì a guardare: il tizio che mastica e sputa, guarda nina, guarda le stelle, e alla fine non fa assolutamente un cazzo.
non sono mai stata brava a capire chi è "chi", nelle canzoni...
l'unica cosa sicura, è che sta arrivando la neve.
e in qualche modo ci si deve sbrigare!
oggi ho preso la scatola di pastelli. ho levato la polvere, passandoci una mano sopra, e ho fatto la punta a tutti, uno per uno.
poi ho preso quello blu, e ho disegnato nina.
forse non sono ancora completamente e irrimediabilamente prosciugata!



" luce luce lontana / più bassa delle stelle / quale sarà la mano /che ti accende e ti spegne "

la foto è un po' datata, ma mi ricordo perfettamente di quella notte, e mi sembrava azzeccata...

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