c'è la neve nei miei ricordi...
c'è sempre la neve!
e mi diventa bianco il cervello
se non la smetto di ricordare
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po' di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E' un dolore sottile e definitivo
come l'ultimo verso di un poema...
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po' della nostra anima.
" becchi poi un bivio e ti dici che la tua vita ha preso una strana curva, una statale bucherellata quasi abbandonata, dove passa solo la gente felice, ogni tanto, su un piccolo camper a diesel o una bicicletta zebrata, gente che corre lenta verso dove la si aspetta. e corrono i rettangoli bianchi sulla carreggiata, e di fianco il mondo passa con una velocità decisamente innaturale, decisamente i colori si fanno più saturi, improvviso come un banco di nebbia, ma lo sguardo si fa più fine, e il panorama è pura evoluzione della specie. la mia proverbiale mancanza senso dell'orientamento si fa profetica, non ero mai passato di qua, eppure so dove andare. mi chiedo se si tratta di specifiche oniriche, mi rispondo vabè, ma se mi svegli ti ammazzo. "
c'è sempre la neve!
e mi diventa bianco il cervello
se non la smetto di ricordare
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po' di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E' un dolore sottile e definitivo
come l'ultimo verso di un poema...
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po' della nostra anima.
" becchi poi un bivio e ti dici che la tua vita ha preso una strana curva, una statale bucherellata quasi abbandonata, dove passa solo la gente felice, ogni tanto, su un piccolo camper a diesel o una bicicletta zebrata, gente che corre lenta verso dove la si aspetta. e corrono i rettangoli bianchi sulla carreggiata, e di fianco il mondo passa con una velocità decisamente innaturale, decisamente i colori si fanno più saturi, improvviso come un banco di nebbia, ma lo sguardo si fa più fine, e il panorama è pura evoluzione della specie. la mia proverbiale mancanza senso dell'orientamento si fa profetica, non ero mai passato di qua, eppure so dove andare. mi chiedo se si tratta di specifiche oniriche, mi rispondo vabè, ma se mi svegli ti ammazzo. "
fede forlani
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