martedì, ottobre 20








- la città, insisti a chiedere.
- ma la città
dove si vive?
- ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone.
.. italo calvino ..

vorrei fotografarti così da vicino da poter cogliere ogni scaglia della tua pelle.
imperfection is a land...
la mancanza di programma e la mancanza di perfezione delle cose è ciò che le rende fantastiche.
la pelle d'oca sembra un cielo stellato, ed io la percorro con le dita. e non dormo. e stò sveglia. custodisco i tuoi larghi occhi chiari che si muovono sotto le palpebre, seguendo il ritmo dei tuoi sogni. li proteggo da questo vento tagliente che ti porta via.
stringimi fino a che non sarà sonno.
stringimi perchè ho paura.
è tornato l'inverno. la mia sciarpa, gli stivali da pioggia. ed ho quasi paura, poichè è notte che sia solo un sogno... troppo dolce e seducente per avere sostanza.

era la libertà... e conteneva tutti gli orizzonti spalancati intorno
sentivo un centro di me. una mandorla chiusa, una vertebra madre che rispondeva all'isola. non era sesso e nemmeno cervello. ma un pezzo di spina dorsale che si muoveva ad onde.
e mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci.
pare di no.
pare che ci vuole un'altra persona che avvisa.
. erri de luca ..

stesa sul passato, oggi ogni cosa è al suo posto. lui ti parla di fiori sbocciati sulle spine di un tempo. crudeli verità spazzate dal vento. dimmi, è un giorno perfetto?
la bellezza di questa giornata è che non tornerà indietro, ma ogni giorno, se lo vuoi, sarà un
giorno perfetto.
.. cristina donà ..


ost .. charlotte sometimes / the cure
photo .. me / path @recale

venerdì, ottobre 9

c'è la neve nei miei ricordi...
c'è sempre la neve!
e mi diventa bianco il cervello
se non la smetto di ricordare
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po' di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E' un dolore sottile e definitivo
come l'ultimo verso di un poema...
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po' della nostra anima.



" becchi poi un bivio e ti dici che la tua vita ha preso una strana curva, una statale bucherellata quasi abbandonata, dove passa solo la gente felice, ogni tanto, su un piccolo camper a diesel o una bicicletta zebrata, gente che corre lenta verso dove la si aspetta. e corrono i rettangoli bianchi sulla carreggiata, e di fianco il mondo passa con una velocità decisamente innaturale, decisamente i colori si fanno più saturi, improvviso come un banco di nebbia, ma lo sguardo si fa più fine, e il panorama è pura evoluzione della specie. la mia proverbiale mancanza senso dell'orientamento si fa profetica, non ero mai passato di qua, eppure so dove andare. mi chiedo se si tratta di specifiche oniriche, mi rispondo vabè, ma se mi svegli ti ammazzo. "
fede forlani